Il tema di Pierino

Era un gran frastuono di getti d’acqua e schiuma, pompe idrauliche e motori roboanti.
– Stacca l’acqua. – urlò quello alto con l’ascia dal manico rosso in mano, mentre gesticolava con il braccio libero la stessa identica cosa. Un movimento dall’alto verso il basso e poi una rotazione di dita e polso ad un rubinetto inesistente.
L’altro, un po’ più basso e largo, non sentì l’urlo nel modo più assoluto ma comprese perfettamente l’insieme di gesti.
Le bande rifrangenti della sua tuta rosso-amaranto da vigile del fuoco riflettevano, per istanti, i raggi inclinati del sole negli occhi del primo uomo quando, muovendosi nello stretto spazio di un metro quadrato, le angolazioni venivano a corrispondere. Deposta a terra la manica in tela collegata all’autobotte, in pochi secondi raggiunse il suo collega nonché comandante che nel frattempo si era lentamente avviato verso le macerie ancora fumanti del plesso scolastico, nella parte destra dell’edificio Continua a leggere

La morte del cigno

Eccomi, sono riuscito a scappare, ora entro nel nido che mamma mi preparerà. Mamma ancora non sa che presto la potrò conoscere, anche se il mio papà non se n’accorto, io ora nuoto nel suo grembo, proprio come un bellissimo cigno. Il cuore già mi batte, ma la voglia di vivere, i sentimenti, la mia anima sono nati prima che il cuore si formasse. Ora sono grande come un granello di sabbia, fra qualche giorno crescerò maggiormente, però devo ancora attendere perché mamma sappia che esisto anch’io. Continua a leggere

Il canto

Ho rubato le ali ad una rondine,
il coraggio all’illusione,
il volo all’aquilone.
Ho strappato la fierezza
all’ e brezza,
dal mio scudo l’amarezza,
dai tuoi occhi il colore,
ho strappato un bacio all’amore.
Ho rubato lo scrigno di versi sigillati,
rubato il sogno
degli innamorati,
rubato ho,
anche alla morte il canto,
che lei mi ha strappato…
da dentro,
in un solo momento.

Nell’infinito sogno

Tu, tu sola..
I miei passi lenti,
fedeltà di sensi,
il nettare divino di un raggio marino,
che nasce in silenzio dalla voce del cuore.
Vivi mi, ama mi, sei nel blu intenso,
nell’infinito sogno… desiderio di lui,
dentro di me!
Non c’è nessuno ora, accanto a te!

Alla visione più bella

Tu sei la visione più bella della mia vita, non pensavo che i miei occhi potessero essere in grado di ricevere un regalo così grande.
Sei nevicata dentro me una sera diversa dal solito in un posto diverso dal solito.
Ho sognato, da una vita, di potermi affacciare ad una di quelle finestre, nel palazzo più speciale che conosco e pensavo che solo i “nobili” potessero farlo. Ma poi l’ho potuto fare anche io, e solo seguendo una melodia che veniva da lontano, una musica che, di solito, non si ascolta. Continua a leggere

Viaggio veloce

“Le otto, le otto…”

Marco stava lì già dalla sera, in pratica da parecchie ore, non si ricordava da quanto. Sapeva di stare dalla parte fumatori di un bar su una nave che lo avrebbe riportato a casa. Era partito da Civitavecchia alle due diretto verso Olbia, dopo una breve vacanza estiva in Abruzzo che lo aveva portato a conoscere di persona una ragazza incontrata in internet. Continua a leggere

Le torri gemelle

cinq et quarante degrez ciel bruslera
feu approcher de la gran cité neve
istant grand flamme esparse sautera quand
on voudra des normans faire preuve Continua a leggere

Zeitgeist

Tempo,  spazio,  né la vita,  né la morte è la risposta.
(E.Pound)

– Allora, cosa stai facendo?
– Non lo vedi? Sono sul letto e mi mangio un panino.
– E tutte quelle birre vuote sul comodino?
– Sono per buttare giù il panino. Continua a leggere