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Giallo in ascensore

E’ domenica, è notte fonda, anzi ormai è lunedì. Con la mia auto sono giunto a casa. Chiamo l’ascensore, quando arriva ed apro la porta mi si presenta il cadavere di una giovane donna, bella, bionda e seminuda e qui vado in confusione quasi totale, anche se in TV ho visto tanti films polizieschi. Utilizzo dei fazzolettini di carta per toccare il cadavere, lo estraggo dall’ascensore ed incurante di tutto, pigio il pulsante del mio piano per andarmene a dormire; domani, anzi oggi, avrò una settimana di lavoro impegnativa, tutta lontano da casa, in trasferta. Entro nel mio appartamento è tutto in silenzio, mia moglie e mio figlio dormono, mentre mi spoglio comincio ad arrovellarmi la mente con quanto ho appena visto e vissuto. Sono in bagno e sto lavandomi i denti, il mio abbigliamento è ormai quello notturno, per quelle poche ore che mi separano dal giorno. Spengo la luce e cercando di non fare troppo rumore mi dirigo verso il mio letto nel buio totale.della camera. Continua a leggere