Giallo in ascensore

E’ domenica, è notte fonda, anzi ormai è lunedì. Con la mia auto sono giunto a casa. Chiamo l’ascensore, quando arriva ed apro la porta mi si presenta il cadavere di una giovane donna, bella, bionda e seminuda e qui vado in confusione quasi totale, anche se in TV ho visto tanti films polizieschi. Utilizzo dei fazzolettini di carta per toccare il cadavere, lo estraggo dall’ascensore ed incurante di tutto, pigio il pulsante del mio piano per andarmene a dormire; domani, anzi oggi, avrò una settimana di lavoro impegnativa, tutta lontano da casa, in trasferta. Entro nel mio appartamento è tutto in silenzio, mia moglie e mio figlio dormono, mentre mi spoglio comincio ad arrovellarmi la mente con quanto ho appena visto e vissuto. Sono in bagno e sto lavandomi i denti, il mio abbigliamento è ormai quello notturno, per quelle poche ore che mi separano dal giorno. Spengo la luce e cercando di non fare troppo rumore mi dirigo verso il mio letto nel buio totale.della camera. Ma ecco che nei miei occhi rivedo l’immagine di lei, sì quella dell’ascensore, è come se mi supplicasse di rivestirmi e di aiutarla a far luce sul suo delitto e far punire il colpevole. Mi rivesto e ritorno verso la mia porta, pronto per uscire. Non chiamo l’ascensore dal mio piano, ma decido di passare dal solaio che è comunicante con l’altra scala. Scelgo questa soluzione per ricominciare tutto da capo e ritrovare il cadavere dove l’avevo lasciato, simulando un rientro da quel momento. Quando sono al piano terra dell’altra scala esco, cerco di osservare tutto all’intorno e rientro dalla mia scala. Appena varcata la soglia mi accorgo che il cadavere non c’è più! E’ un bel casino! Sono sceso apposta perché era giusto così e adesso dov’è la bionda? Sì la bionda, perché è meglio che dire cadavere. Sul pavimento non ci sono tracce di sangue. Ma prima c’erano? Chiamo l’ascensore per cercare di capire cosa sta accadendo. Sono al punto di partenza.
Chi mai sarà stato quell’imbecille che ha rimesso la bionda nell’ascensore? Certo che anche lui avrà pensato qualcosa quando avrà visto la bionda davanti alla porta dell’ascensore per poi decidere di riportarla al suo interno. Domanda: “Sarà stato l’assassino o un tipo come me, che fa il contrario del normale per poi trovarsi il normale del contrario?”. Certo è difficile trovare una risposta perché magari non era nemmeno l’assassino, ma solo un condomino ritardatario come me. E se invece fosse l’assassino, e se stesse girando qui intorno curandomi? Tutto potrebbe essere, però io la bionda non l’ho mai vista! Ed ora che faccio? E’ sempre più tardi, ho una bionda tra le mani, anzi il suo cadavere e, e porca putt…
Forse l’unica soluzione è salire al mio piano con lei insieme, entrare in casa mia e chiamare la Polizia. Certo farò così, perché se estraggo il cadavere dall’ascensore e poi salgo a casa mia; quando ridiscendo, dopo che ho telefonato alla Polizia potrebbe anche accadere che non ritrovo più la bionda dove l’avevo adagiata. Poi la Polizia mi farebbe domande su domande ed in galera ci finirei io per reticenza … Che casino!
Allora ricapitolando, con la bionda arrivo sino a casa mia e poi chiamo la Polizia. Passo all’azione e giunto con l’ascensore al mio piano esco rapidamente e cercando di non fare troppo rumore, apro la mia porta e mi dirigo al telefono per chiamare le forze dell’ordine. Dopo le solite domande di rito ho la conferma che tra 15-30 minuti saranno sul posto del delitto. Sono più sereno, e sempre cercando di non fare rumore, chiudo la porta di casa mia e mi dirigo verso l’ascensore per ritornare al piano terra. Appena uscito di casa, avverto subito una strana sensazione, l’ascensore non è più al piano e con esso pure la bionda! Io ho sempre più sonno, è sempre più mattina e devo sempre più partire per la trasferta! Però sono davanti all’ascensore e devo pigiare il bottone per capire dove cavolo è finito e chi l’ha chiamato.
Ecco che dopo aver pigiato il pulsante arriva in poco tempo l’ascensore, quindi non era al piano terra, e udite udite è nuovamente vuoto! Appena arriva spalanco la porta, ecco che ritrovo la bionda, sì il cadavere. Sono sul punto di uccidermi, così almeno la Polizia non sarà uscita vanamente, anche se al posto di una bionda troveranno un uomo dai capelli scuri e con gli occhi azzurri, niente male come finale a sorpresa… E’ solo un pensiero che velocemente mi attraversa la mente, un pensiero anche un po’ scemo. Forse è meglio che scenda al piano terra con l’ascensore prima che arrivi la Polizia. Ormai lo so a memoria, ci vogliono 37 secondi perché il “mezzuccio” dall’ottavo piano sbarchi al piano terra. Quando arrivo sento voci, più voci che stanno confabulando, apro la porta dell’ascensore ed eccomi di fronte a 4 poliziotti che subito mi bloccano ed iniziano a tempestarmi di domande.
Mi fanno tante domande, anche qualcuna intelligente, ma devo essere io che gridando li zittisce e fa loro capire che sono l’uomo che ha telefonato alla Polizia. Dopo di che cominciano a scrutarmi per capire in realtà cosa ho detto di veritiero. Intanto io mi guardo intorno per vedere se c’è il corpo della bionda steso a terra. Ma ahimè non c’è! All’improvviso mi accorgo che se andavo a letto in prima battuta, senza assecondare gli occhi supplicanti della bionda era meglio, per infiniti motivi, non ultimo quello che mi trovo in un bel casino. Prima che loro mi facciano nuove domande sono io che chiedo a loro se sanno che fine ha fatto il corpo della bionda. Mi trovo addosso le mani di due poliziotti che si sentono presi in giro e solo per l’intervento del loro superiore evito di prendermi pure le botte. Poi il loro capo, con voce pacata mi chiede di ricostruire con ordine tutto quanto è accaduto. Con la testa annuisco e mi preparo a raccontare tutto. Dalla porta a vetri del piano terra vedo arrivare le prime luci del giorno e vedo i volti dei poliziotti diventare più bui all’intorno. Racconto la mia versione, non ne ho altre e mi accorgo che mi seguono a fatica, forse sto facendo confusione, però è la mia unica verità e cerco di essere più preciso che posso, però alla conclusione mi manca un pezzo, solo un pezzo ma è il più importante. Dov’è finita la bionda dopo la mia ultima discesa con l’ascensore e chi continua a spostare il suo cadavere?
I volti dei poliziotti sono tesi, increduli, ma io proprio non centro nulla con quella povera ragazza e l’unico mio errore è stato quello di non andare subito a letto.
Ora ho una assurda ed incredibile storia sulle spalle e tanto sonno che dovrò trascinarmi addosso per lungo tempo.
Mentre mi pongo queste domande ed in attesa che loro mi interroghino sento partire una voce dalla radio,… è la mia radiosveglia, sono le 6:59, ormai è mattina e con l’inizio del GR1, delle ore 7:00, sento che tra le prime notizie c’è quella di un nuovo orrendo delitto compiuto nella tarda serata di domenica. Scatto sul letto, sono terrorizzato, poi la mia mente cerca di tranquillizzare il mio cuore. Io non c’ero a quel delitto, visto che mi trovo nel mio letto, oppure non ho dato retta alle suppliche della bionda …
E’ proprio vero che i sogni muoiono all’alba ed io devo prepararmi per partire …

FINE

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