ALTROVE

“Altrove.

Tu sai che la luna

si affaccia anche ad altre stanze,

che esistono migliaia di piazze assolate.

Tu qui ed ora sei escluso dalla vita”.

Altrove.

Oltre questi prati e questi orti,

oltre il mormorio del fiume.

Oltre questa periferia.

Altrove, come se il nonsense

non rimanesse spesso

impigliato alla mia rete.

Altrove, come se questo cielo

non fosse un volo di stormi,

come se l’apprendistato

non durasse per sempre.

Altrove, come se i miei giorni

venissero scoloriti solo da questi luoghi.