Sorrisi di nuvole

Un prato verde, umido di pioggia
ricco di vite diverse
calpesto ignaro di regalare morte…
forse incurante,
altri pensieri torturano la mente,
mentre quel mare verde
vive di vite sue…
Un albero, l’ombra cercata,
siedo poggiando la schiena,
osservo quel mare tranquillo
e mi perdo lontano…
ritorno bambino e ritrovo i sogni
di allora, la serenità persa negli anni,
formiche, piccoli insetti, lavorano
forse inconsapevoli del loro destino,
della loro breve vite,
del pericolo che sia ancora più breve,
osservo e penso…
dall’alto, ci guardano così!
Formiche, insetti, forse anche
inetti o inutili… corriamo per le
strade della nostra vita convulsa,
frenetica, opaca, luminosa qualche volta,
sorrido, guardando in alto, il Collega
che in grande, muove le cose…
Un Dio mi sento, un Dio incredulo,
perplesso, indifeso, inutile…
che serve essere un Dio…
se poco puoi fare per cambiare
le strade del destino,
dare lunghe vite felici agli amori
della tua vita… fare che tutto sia perfetto…
un raggio di sole, buca le nuvole,
sembra un sorriso tra le nuvole…
penso che forse e meglio non pensare,
sperare o chiedere, cercare, implorare…
sorrido al Collega, pensando…”hai ragione, inutile pensare o preoccuparsi..
lasciamoci vivere…
prendiamo quello viene…”
guardo le nuvole, il raggio di sole…
guardo gli insetti incuranti di me e del sole…
e penso che la loro saggezza è superiore
alla nostra… chiudo gli occhi e mi addormento
beato.

Averti accanto

La strada cavalca la spiaggia, macchine curiose di frenare ai piedi dei bagnanti, occhi accecati dai riflessi di un sole che stenta a fuggire. Tu attraversi ignara e sottile, una crocchia di capelli rame che solleva per boria la testa, cerchi un varco tra mani tese prima che slaccino i pensieri curvi sulle tue morbide […]

Grigio fumo

Mi alzo la mattina
che sembra notte,
esco di casa che sembra
di muoversi dentro una nuvola
umida e grigia,
passano poche ore
e torna il buio,
prima di un grigio
appena più scuro,
poi nero come la pece,
non il blu delle notti stellate
non il celeste limpido
o l’azzurro caldo estivo,
piove
è piove grigio,
torrenti grigi scorrono
per le strade
sotto i ponti
delle nostre città,
accendo una cicca
ed uno sbuffo grigio
galleggia nel grigio colore
della città… si alza una
leggera brezza, che grigia
spazza le vie dall’aria grigia..
per strada, uomini, donne,
vestiti di grigio, camminano…
parole, senza colore, grigie,
la stanchezza nel tono ..
nel colore degli occhi..
la vita sta’ diventando
sempre più grigia…
i sogni e le speranze
perdono colore…
i “nostri Padri”..
ci raccontano favole per illuderci
sul prossimo e sul lontano futuro..
nessuno che meriti di essere ascoltato..
pensano solo al loro grigio portafoglio
pieno di colori di banconote diverse…
alle loro case immerse nel verde
di un parco immenso e stupendo..
alle loro belle barche, ormeggiate
sul blu di un mare straniero…
sacrifici chiedono ed impongono,
loro che in un mese portano a casa
quello che noi portiamo in cinque ..
sei anni di duro lavoro…pagando
tasse su tasse, chiamate con nomi
diversi, per confondere le idee,
grigi commercialisti, si lisciano le mani,
sembrando iene, grigie e rapaci..
ci spennano anche loro, nei loro grigi vestiti,
chiedendoci il colore dei nostri denari
che sanno di sudore ampiamente sudato
e che grigia ci lasciano la fronte..
Ditemi, fratelli di questa bella terra,
di che colore è la nostra speranza ?!

Il mio Papà

Io amo tanto il mio papà
con tanto affetto.
Vorrei stare sempre con lui,
ma non si può
perché ci vogliono i soldini
e lui deve lavorare,
ma anche quando sono
lontana da lui
io lo amo con tanto affetto
e gentilezza
ed è sempre nel mio cuoricino
e mi manca tanto tanto
tanto che gli darei
il mio cuoricino per farlo vivere…
e per poter vivere sempre con lui
tutta la mia vita.

Queste sono le parole di mia figlia di cinque anni, che ha voluto dedicarmi… scritte sotto sua dettatura….
inutile dire che mi ha sciolto completamente.

Spazzi di luce

Cammino per le vie
di un mondo
diverso dal mio,
luci brillano
da terra e dal cielo,
colori che illuminano
la notte…
i bui pomeriggi d’inverno,
incontro visi
maschere di stanchezza,
impassibili alle piccole
cose, alle parole gentili…
nessun sorriso
incontra sorriso…
provo invano ad indurre
sorriso, invitando…
ma la gente è
persa nel suo
“grande… immenso” dolore…
invisibile mi sento,
fantasma
tra spettri già anziani…
la luce hanno perso da tempo
non trovando più la via
della luce e del sorriso…
sorrido al fantasma che
incontro, che grigio
cammina per le vie
di questo mondo più di nessuno…
bianco o nero, sorrido
cercando uno spazio di luce
che risponda al semplice sorriso…
non cerco sogno d’amore…
solo dare speranza
ad un futuro
che bello non credo…
nulla costa un breve sorriso,
che dona sorriso a chi
lo sappia ricevere,
senza domande, senza perchè…
sorridi e passa avanti
donando sorrisi…
forse un sorriso incontrerai
un gesto d’affetto
o di amicizia,
ma Tu… non cercare mai…
dona sereno il tuo sorriso
ed un dono prima o poi
arriverà!

Crepe

Rustica sofferenza
che si addice
alle zolle di terra,
non mia nel possesso
di gentili parole
che afferrano adunche
la voglia del tempo.
Il cielo non si riflette
nei solchi dei pensieri,
solo intorno crepe
aride d’acqua
nelle fertili menzogne.

Dai riflessi

Fuori del mio corpo a rintuzzare
i mulinelli dei pensieri,
pare una bonaccia indaffarata
che ricuce l’orlo di cielo e mare,
il viso che saluta alla partenza
gli occhi di chi non lascia e sogna.
E se distolgo dai riflessi l’orizzonte,
un angolo mio di effusioni,
ritrovo lo slancio a ritroso delle onde,
una corsa che non mi sfianca e piace.
Pare una bonaccia che ripiega,
un abito di donna che stenta a toglierlo,
fuori del mio corpo a mormorare
le giravolte dei sassi tra le labbra.

Delia

Ho ricordi come ruote che mordono l’orlo dei pensieri.
 

E’ una strada in salita tra filastrocche antiche,

la testa appoggiata al grembo di una madre dolente,

dentro al cuore alberi e cespugli schiacciati.
 

Usciva allora Delia dagli occhi color luna piena

ad allenarmi al riso, a scrollare il pianto.
 

Sopra di noi il cielo era volato via, immemore

delle preghiere appese alte, anime commoventi.
 

Era pesante il dono dei suoi occhi socchiusi,

piccoli e ballerini.
 

Uno scroscio di risa cresceva.
 

Inghiottivo vampe di calore e desiderio,

una forza invisibile a molestarmi dentro,

un sacrificio delle mani tra i suoi fianchi tesi.
 

L’ombra delle nuvole,foglie di rovo sparpagliate,

deformava la pulsione nascosta del seno,

sorbivo gocce di acquamarina e la stringevo,

sotto l’occhio del sole stremato mille volte.
 

Delia era vestita di fiori, tintinnavano chicchi d’uva.

Delia era culla di luce, danzavano le mani tra i capelli.
 

Delia era seduta lì, invisibile forza che deforma ogni cosa.

Amore e

Ci sono giorni
in cui chiedo al cielo
se amore o amicizia
esistano nel nostro mondo…
non c’è risposta
che arrivi o che mi dia pace e conforto…
amicizia… che inganno nascose
nelle belle labbra di tenera amica…
amore… che inganno tese
tra le morbide braccia di
una calda amante…
che sorrisi ingannevoli…
che occhi astuti…
che bocce false…