Il Furto (da un fatto realmente accaduto)

lentejo infinito, morbido e languido.

Erano diretti verso l’Algarve, nel sud del Portogallo, per gli ultimi bagni della stagione e per il definitivo rientro. Certo, non ci fosse stato quell’ inconveniente, sarebbe stato meglio. Allungò il braccio sinistro fuori dal finestrino per controllare il contenuto del portabagagli situato sulla macchina. Era tutto a posto, ma dovevano fare presto.
Verificò nello specchietto. Dietro, suo figlio stava finendo di leggere il libro delle vacanze, Robinson Crusoe. Era assorto in chissà quali nostalgie. "Non ne ha proprio voglia" pensò, sorridendo. Sua figlia, invece, sfinita per l’emozione, riposava. Controllò alla sua destra se sua moglie avesse smesso di piangere. "E’ stato un duro colpo per lei. Un doppio duro colpo" ammise ancora tra sè.
Le fiammelle dei fuochi fatui dell’arsa pianura dell’Andalusia portano a te, Siviglia delle grazie! Qui il caldo era stato insopportabile. La sera del loro arrivo, la torre dell’Oro era apparsa come un diadema scintillante a incorniciare la graziosa chioma della città, quei ciuffi di palme rilassate che tanto sua moglie amava. Il mattino seguente, sua suocera, che li aveva accompagnati per le vacanze, si era addormentata sulla poltrona della stanza dell’albergo e non si era svegliata più. "Trasportiamola in ospedale. Potremo seppellirla dopo che le avranno fatto l'autopsia per stabilire le cause della morte" suggerì suo figlio. "No, non c’è tempo", replicò sua figlia.
"Allora seppelliamola subito", aggiunse sua moglie, soffiandosi il naso già rosso per l’afa.
"Ma mamma, non c’è tempo neanche per quello! Papà dev’essere in ufficio dopodomani!".
"Sarebbe meglio riportarla subito a casa allora. Ma come? " domandò la donna guardando i figli.
"Eureka! Ho trovato!", esclamò sorridendo il piccolo ricciuto.
" Siccome nel portabagagli posteriore non c’é spazio, l’unica soluzione é........ avvolgerla in una coperta e sistemarla sopra la macchina".
" Sei proprio un pazzo..... E poi, come la leghiamo?" si spazientì la ragazza.
"Con le corde, come fosse un bel pacco, ricordo del viaggio estivo", replicò il fratello soddisfatto.
"Mettiamole il suo vestito preferito, quello rosso, con le maniche corte ed i bottoni di stoffa."
Le avevano pettinato i corti capelli biondi.
Come aveva amato anche lei Siviglia!... Come era stata affascinata dai patii ombrosi!..
Oh! luce accattivante che imprigioni in una verde ragnatela paralizzante per chi ti cerca! Oh! potersi nascondere nell’intimità inviolata delle stuoie dei balconi e rifugiarsi in qualche angolo fresco e odoroso.
Forse sua suocera aveva desiderato veramente scomparire!... Davvero!..Dicono che si può scegliere di morire...
L’avevano distesa per terra e l’avevano avvolta alla meglio in un plaid , adagiandola poi definitivamente là, dove avevano deciso.
Guidava piano, ora che stavano attraversando l’Algarve. Aveva paura di perdere il pacco e doveva cercare una spiaggia per accontentare i ragazzi: avevano voglia di fare ancora un bagno. Ecco un bell’angolo di sabbia fine ! Parcheggiò. Si allontanarono.
Intanto...........
Due ragazzi in moto rallentano. "Hai visto? una targa straniera....C’è un grosso involucro sulla macchina....forse qualche oggetto di valore" dice quello più magro che guida. "Sì, dev’essere un grosso bottino. Avviciniamoci."
Sulla spiaggia, seni nudi si offrivano al sole e agli sguardi avidi degli uomini: mare caldo, pronto ad accogliere.....Sua moglie era stanca e sudava, bisognava rientrare.
"Ci sarà ancora la macchina?", chiese lei, scherzando.
La guida metteva in guardia dai furti in Portogallo.
"Ma sì!", rispose lui.
E invece era stato l’uomo per primo ad accorgersene: il finestrino sfondato, il cruscotto scassinato, le valigie scomparse.
La suocera rubata.




© Fausta Genziana Le Piane