IL VECCHIO PIETRO
- Giovanni,
Giovanni! Non ne posso più! Si deve pur vedere cosa ha da
farsi! E' da stamattina che giro per casa come una matta! - - Sii
buona Concetta, cerca di capire. Non è poi così
difficile, sai? Sei tu che vuoi fartene un dramma per
sbarazzartene; pensaci un po', non è un soprammobile, sai?
Che cosa devo fare? Dimmelo! Ricorda che alla fine si diventa
tutti vecchi... e allora? -
Da qualche tempo, oramai, la storia si trascina; spesso sono
dovuti intervenire i vicini per sedare le liti tra i due.
Giovanni, buon uomo, tutto casa e lavoro; tornando a casa, dopo
il duro lavoro nei campi, deve sempre vedersela con la moglie
Concetta, una donna che, per le sue provenienze da famiglia
agiata, abituata ad avere avuto in casa paterna la servitù
e beni d'ogni genere, le veniva difficile ora avere a che fare
con il vecchio Pietro che per la sua veneranda età e gli
acciacchi ereditati dalla dura vita campestre, lo costringevano a
stare quasi sempre seduto e quindi a dover chiedere, ogni
qualvolta ne avesse avuto bisogno, aiuto alla nuora.
Una situazione che, a Concetta, era divenuta pesante,
tant'è che spesso rimproverava il marito per non averle
dato ascolto quando gli suggeriva di portare suo padre
all'"Ospizio" (allora, casa di cura per anziani". - Questa, dove
abitiamo, è casa che s'è costruita mio padre con
grandi sacrifici! - Continuava a ripetere il marito - - Egli ha
qua dentro tutti i suoi ricordi! Lo capisci o no? Come faccio a
toglierlo da qui? Come posso portarlo in un posto dove
sicuramente soffrirebbe di più nel vedersi abbandonato,
dopo ciò che ha fatto per i figli? - La storia continuava
a portarsi avanti per lungo tempo; erano già venuti al
mondo Pietro e Vincenzino. Pietro, non appena il nonno apriva
bocca, subito gli era accanto. - Cosa vuoi, nonno? Come stai? - -
Ho solo dato un colpo di tosse, caro il mio Pietro; su,
giacché sei qua siediti, voglio raccontarti una storia.
Devi sapere che tantissimi anni fa, quando la fame e la miseria
abitavano quasi tutte le case del nostro paese... - Ancora con le
favole! E i compiti? - interveniva Concetta inviperita - Su,
vieni a studiare se non vuoi diventar somaro! - Quasi che ella
non digeriva nemmeno i racconti che il vecchio raccontava al
piccolo Pietro. - Ma, mamma! - -Niente mamma! - Continuava,
borbottando sottovoce frasi verso il vecchio che, a causa della
sopraggiunta cecità, non riusciva a scorgere la nuora e
capire quanto ella mugugnasse.
Il tempo passava e i piccoli cominciavano a farsi adulti; e per
il vecchio Pietro gli anni diventavano sempre più pesanti.
I diverbi tra marito e moglie, anziché finire, crescevano
sempre più, tanto che il marito per evitare che i figli
continuassero a sentire, si convinse a portare il padre in quella
casa per anziani: l'"Ospizio". E così, di buon mattino,
mentre che i figli e la moglie dormivano, si mise a spalle il
povero padre e iniziò la strada per Palermo. Non
esistevano mezzi di trasporto in quei tempi. Lungo la strada... o
meglio il viottolo che sale per la scorciatoia che da Belmonte
porta alla città, vi era (ancora oggi) uno spiazzo e al
centro una piccola sorgente; Giovanni, stanco e sudato, si
fermò a riposare e bere un po' d'acqua, adagiò il
padre su una grossa pietra accanto alla sorgente ed emise un
rantoloso sospiro: - Ah! - Il vecchio Pietro d'un colpo
capì quanto stava avvenendo, e disse al figlio: - Eh,
figlio mio, anch'io ebbi a tirare un sospiro quando adagiai mio
padre proprio in questo posto, dove tu ora hai adagiato me,
mentre lo portavo all'"Ospizio". - Giovanni rimase impietrito a
guardare suo padre, e capì quanto egli disse e il
significato di quelle parole; si rimise il padre sulle spalle e,
anziché Palermo, fece la via del ritorno. Pensava e
ripensava, lungo la strada, a quelle parole dette da Pietro
"anch'io sedetti mio padre e tirai un rantoloso sospiro, in
questo posto, dove tu ora hai adagiato me." Quelle parole
pesavano più di quanto egli portasse sulle spalle. - E mio
figlio? Mio figlio, quindi, avrebbe dovuto un giorno non tanto
lontano... per questa strada... - Era orribile quanto pensasse;
ma era pur vero che, per accontentare le isteriche voglie di sua
moglie... li avrebbe educati... - Certo! La moglie! -
Pensò. - Aspetta che torno a casa e sentirai cosa ho da
dirti! - - Parli con me, Giovanni? - Fece Pietro; mentre il sole
cominciava a sciogliere la rugiada mattutina.
© Rocco Chinnici