Nurit è israeliana, sua figlia aveva tredici anni quando un uomo è esploso lungo la strada per la sua lezione di danza. Bassam è palestinese. Sua figlia aveva nove anni quando è stata uccisa da un proiettile alla nuca, al checkpoint tra la casa e la scuola.
«Qualcuno con cui parlare» è il titolo della loro amicizia e dell’intervista in cui si raccontano: due vite, due voci che finiscono per diventare una sola, indistinte e condivise come la guerra e la terra che le unisce.
Nelle interviste che compongono il volume, parlano donne e uomini israeliani e palestinesi dalle storie e dalle ferite più diverse che, pur avendo attraversato le tragedie della guerra, continuano a sentirsi soprattutto persone.
Questo libro vuole dare voce a tutti coloro che non si riconoscono nello scontro tra opposti fondamentalismi.
L’AUTRICE: FRANCESCA BORRI, 1980, laureata in Politica europea e in Filosofia del diritto, ha conseguito un Master in Human Rights and Conflict Management. Ha pubblicato Non aprire mai (La meridiana, 2008). È in corso di stampa il libro Involontariamente amo, scritto con Mustafa Barghouthi. I suoi scritti dal Medio Oriente sono on-line su Peace reporter. Dopo tre anni a Ramallah, vive oggi tra Damasco e Beirut.
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QUALCUNO CON CUI PARLARE
ISRAELIANI E PALESTINESI
Francesca Borri
manifestolibri
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