Cultura – Un nuovo giallo d’autore “Made in Italy”, destinato a fare discutere
QUEL MISTERO SENZA FINE CHE CHIAMIAMO VITA
Il giornalista torna in libreria con Lacrime di cristallo, thriller atipico ricco di spunti psicologici e di critica sociale, dal finale volutamente aperto
Il Sistema quale Moloch divoratore delle nostre esistenze; gli intrecci misteriosi del destino; la ribellione contro le ingiustizie sociali; il valore salvifico dell’amicizia, dell’amore; il contrastato eppure imprescindibile rapporto uomo-donna. Con il thriller Lacrime di cristallo il giornalista Mario Pinzi torna a riproporre i temi a lui più cari, già noti al suo nutrito parterre di lettori conquistato con L’Editore (CambiaMenti, 2005) e Il gioco della morte (CambiaMenti, 2007). Un terzo giallo, dunque: ma mai tanto come in questo caso risulta chiaro che la narrativa di genere è solo un mezzo scelto per dire altro, e di più.
Nato sotto il segno dell’abbandono, Roberto, il protagonista, conoscerà in gioventù una dolorosa serie di tradimenti e separazioni forzate che devieranno per sempre il corso della sua esistenza. Assetato di giustizia, lotterà fino all’ultimo per sottrarsi al suo destino di “suddito” decretato da un Potere senza nome e senza volto, al quale ognuno soggiace, ignaro. Il racconto si snoda attraverso una serrata sequenza di vicende appassionanti, che hanno per cornice capitali del mondo viste con occhi nuovi, e personaggi intensi che l’autore mette a nudo in tutta la loro umanità. Segreti, debolezze, complotti, sentimenti sono i grandi protagonisti di questo thriller. La narrazione, pagina dopo pagina, si fa sempre più fitta e avvolgente, in un crescendo che culminerà in un epilogo assolutamente imprevedibile, totalmente drammatico, eppure capace di una parola ultima di speranza.
La critica sociale è il fil rouge che percorre l’intera trama di Lacrime di cristallo. Dalla sua posizione privilegiata di giornalista di lungo corso e di profondo conoscitore del mondo economico e finanziario, Pinzi denuncia ancora una volta i soprusi e l’ipocrisia di un Sistema che tiene tutti in scacco, sottraendo all’individuo le sue risorse migliori, schiacciando i più deboli e impedendo loro qualsiasi forma di riscatto. Un Sistema che il protagonista del romanzo cercherà di combattere con le sue stesse armi, accumulando potere e ricchezza per crearsi una zona franca di libertà in cui organizzarsi per soccorrere i più deboli.
Con Lacrime di cristallo, dunque, l’autore rilancia il dibattito su un tema di grande attualità, stimolando una riflessione più approfondita su quei meccanismi sociali perversi e ladri di vita troppo spesso tenuti nascosti ai più, o ignorati, o accettati passivamente.
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