LA LAVANDAIA DI POLMONI

Nel prossimo futuro, considerando la rapida evoluzione della scienza, sarà reale la possibilità di farsi levare, lavare e rimettere in situ i polmoni malridotti. Fioriranno nuove professioni come le lavandaie di polmoni e i chirurghi estrapolanti.

I fumatori incalliti coi polmoni paonazzi, imbrattati di catrame come spugna imbevuta di bitume, potranno ricoverarsi in clinica - non esisteranno ospedali pubblici - per farsi asportare i polmoni dal chirurgo estrapolante. Dopo l’intervento nell’attesa che il polmone sia ripulito, il paziente potrà andarsene in giro come niente fosse, con un organo artificiale che gli filtrerà l’aria e la invierà piena di ossigeno al sangue, come fa un polmone vero.

Dopo sette giorni - tanto dura la funzionalità di un organo artificiale - il paziente ritornerà in clinica per il reinnesto in torace del polmone naturale ripulito. Ognuno si sentirà pulito dentro e respirerà profondamente aria pura dolce e cristallina. Non patirà i malanni della tosse improvvisa, di quella grassa, secca o convulsiva. Beato lui!

Durante il periodo stabilito di sette giorni la lavandaia di polmoni per un modesto acconto, s’incaricherà di lavare, di strizzare e sbattere in acqua corrente, i polmoni pieni di macchie catramose e bituminose. Se le macchie non si toglieranno neanche col risciacquo, con la pazienza che non le manca, la lavandaia aggiungerà il detersivo alla clorofilla, lo smacchiante e lo sbiancante "pulito profondo" tutti adatti per i tessuti delicati che presentano macchie tenaci.

La lavandaia sbatterà il polmone con forza sul lavatoio, lo strizzerà facendo colare acqua schiumosa, lo risciacquerà e lo stenderà al sole ad asciugare fino a sera come in macelleria i capretti eviscerati. Se il polmone viene bianco al primo lavaggio, non ci sarà bisogno di ulteriore pulitura. Contro le macchie veramente ostiche si aggiungerà varechina o soda. Una volta asciugato per togliere pieghe accidentali, la lavandaia stirerà tra le mani come molla ciascun polmone ben lavato, lo confezionerà in apposito scatolame e lo spedirà in ospedale per il reinnesto.

Pulito e brillante il vostro polmone vi farà respirare a pieni polmoni, e vi donerà quel particolare alito odoroso alla clorofilla che il vostro vicino di bocca apprezzerà.

Dicono che le donne si lascino conquistare facilmente da chi ha un respiro profondo che sa di clorofilla. Alcune osano già oggi affermare lusingate (figuriamoci nel prossimo futuro):
"E’ un uomo che sa di pulito anche dentro."

Ci saranno però alcuni casi dove la lavandaia di polmoni pur essendo brava e laboriosa, non potrà farci niente. In questi casi disperati, se il polmone è inservibile perché pieno di macchie indelebili, la lavandaia telefona al chirurgo del "reimpianto" ed evitando di fare l’oca con lui, chiede che si provveda alla sostituzione mediante trapianto, di un nuovo organo proveniente da un donatore morto all’istante. A furia di lavare tanti polmoni luridi di fumatori e di gente che respira smog, l’acqua del ruscello si riverserà in mare scura e puzzolente e le mani delle donne a furia di strofinare diventeranno gialle. Per ripulirsi, le lavandaie useranno speciali creme che spalmeranno con delicatezza sulla pelle dal braccio fino alle mani. Le lavandaie andranno così la sera a ballare liberate da quel pigmento giallastro e dall’odore acre di tabacco e fumo. Non penseranno al giorno dopo ed ai polmoni sporchi che occorrerà pulire. Adesso si divertono libere da ogni assillo. Solo di tanto in tanto stringeranno il pugno in aria come a spremere invisibile spugna piena di sugna. Non preoccupatevi. E’ solo un tic nervoso, una specie di deformazione professionale generata dalla continua spremitura di polmoni sporchi.

Alcune di esse brave e laboriose, acquisiranno con la pratica un certo fiuto professionale. Se il loro compagno nasconde qualche macchia di catrame nei polmoni annusandone il fiato come un segugio, se ne accorgeranno esclamando:

"Hai bisogno di sciacquarti il polmone destro. Però, ti conviene farti lavare e sprizzare per bene entrambi i polmoni così risparmi sul prezzo e respiri bene. Adesso hai il fiato fumoso che si sente a due chilometri da qui."

Il partner le rivolgerà acre risolino di prammatica e alla fine cederà alle lusinghe. Non sempre però il cattivo alito dipende dall’aria uscita dai polmoni.

Certe volte il cattivo alito è indice di una digestione difficile o del fegato che fa le bizze. Però una brava lavandaia di polmoni annusando, sarà in grado di capire se la puzza proviene dai polmoni sporchi oppure è sintomo di un danno epatico o dell’intestino pigro. Sentite a me. Nel prossimo futuro, fidatevi delle lavandaie di polmoni.

Fidatevene più dei medici. Saranno la speranza di tanti asmatici. Ci faranno vivere senza macchie dentro e ci permetteranno di respirare bene. Potremo correre a volontà senza temere crisi d’asma. Potremo far l’amore respirando ed ansimando come meglio ci pare. Potremo sudare a volontà senza il rischio di prenderci bronchite e polmonite. E’ anche vero che non tutte le malattie bronchiali ed enfisematose vanno via con un semplice lavaggio di polmoni sia pure effettuato da mani esperte, però con due bei polmoni lindi e pinti, molti microbi vanno via insieme con le macchie di sporco. Se proprio ce ne sarà il bisogno, sotto prescrizione medica, le lavandaie del futuro useranno antibiotici a largo spettro da aggiungere nell’acqua per eliminare tutti i microbi, perfino i più ostici. Migliorerà il fiato e la qualità della vita. Se però i polmoni sono contagiati da virus molto virulenti allora le lavandaie, con l’onestà che non le manca, alzeranno le mani riconoscendo i loro limiti: contro i virus non basta l’acqua del lavaggio, sia pure medicata, ma ci vogliono le vaccinazioni. Questo è risaputo.

Orgogliosi andremo del nostro busto e coi polmoni puliti e risciacquati; cammineremo sicuri per le strade non più infossati o inarcati, ma col torace gonfio come i granatieri, gli ufficiali dell’esercito e i pugili.

Ci sentiremo tanti fusti. Espireremo rapidamente aria e non patiremo a causa del fiato moscio. Potremmo a volerlo tambureggiare il petto a pugni, ma si corre il rischio di cadere nel ridicolo per la rassomiglianza coi gorilla. Insomma il lavaggio dei polmoni eseguito da abili lavandaie con mani di fata, verosimilmente recherà vantaggi e ci preserverà dai malanni, specialmente nei mesi freddi. Peccato che questa tecnica avrà attuazione tra un decennio al massimo, stando alle affermazioni di noti scienziati. Al presente il Governo ha istituito corsi triennali a pagamento riservati a belle giovani intenzionate a prendersi questo tipo di diploma che a detta degli esperti, nel prossimo futuro farà scintille. Le abili lavandaie legalmente diplomate, saranno ricche, felici ed ammirate. Come vorrei farmi lavare in acqua limpida, da fresche mani morbide i miei polmoni sporchi! Una volta ripuliti e messi in petto, andrei tosto dall’umile lavandaia a baciarle le mani come giovane romantico cortese della scapigliatura milanese.